I dieci Passi

E non cento, come quelli di Peppino Impastato. Per parlare di questa campagna elettorale me ne farò bastare meno.

Passi il primo partito che fa le primarie per i parlamentari ma che paracaduta qualcuno in posizioni allettanti e che candida non esattamente qualche stinco di santo (questi ultimi, per fortuna poi rimossi dalle liste).

Passi un partito Movimento che fa le sue “parlamentarie” online, ma senza render noto quanti voti hanno raggranellato i candidati ufficiali e riferendo a malapena il numero di votanti. Alla faccia della trasparenza.

Passi un Prof che, esaurito il suo mandato, decide di scendere salire in politica nonostante avesse detto il contrario (disse giustamente il mio sindaco, “Quello che doveva essere una safety-car è diventato un corridore”). Lo stesso Prof che, in un modo e con dei termini quantomeno sgradevoli, chiede al candidato premier della coalizione di centrosinistra di “silenziare le ali”.

Passi un’intervista in una tv di proprietà, fatta da una conduttrice “di famiglia” e genuflessa.

Passi un magistrato – che personalmente ho stimato molto – entrare in politica col suo movimento civile, autoproclamarsi l’unica opposizione al prossimo governo, denunciare offerte di “desistenza” e vendersi come “novità” nello scenario politico, salvo poi scoprire che il movimento di civile ha ben poco, visto che le posizioni apicali sono occupate da segretari di partitini che se non si fossero federati avrebbero potuto seguire solo il Question Time su Raitre.

Passi un barbaro che dichiara di andare a rompere con un importante leader tutt’altro che amato dalla sua (sua del barbaro, non sua dell’importante leader) base, salvo poi legarsi a doppia mandata, regionale e nazionale, poche ore dopo. Lo stesso barbaro che promette, in caso di elezione a presidente di regione, di tenere il 75% delle tasse dei suoi corregionali nella sua regione e addirittura di introdurre una moneta locale.

Passi un partito che, ad alcune latitudini, è molto legato al suo territorio, ma soprattutto pare esserlo ai suoi istituti di credito.

Passi, con molta fatica, il machismo di un leader settantaseienne, malandato e che non ha mai accettato il passare del tempo, che non trova nulla di meglio che intrattenere la platea – forgiata a sua immagine e somiglianza – ad un suo comizio elettorale con allusioni gratuite nei confronti di una giovane donna. E smettiamola di chiamarli “doppi sensi”, ché il senso è uno solo.

Passi un’altra intervista, in una tv non di proprietà, stavolta annunciata e poi arbitrariamente cancellata. E passino anche le piazze ritoccate con Photoshop.

Passi il master erroneamente attribuito, e passi anche l’”omissione di controllo”.

Ma la lettera a casa in cui dici che se ti voto e tu vinci mi togli l’Imu e addirittura nel primo Consiglio dei Ministri mi disponi la restituzione di quanto ho pagato, no. Non passa. E non perché mi piaccia pagare. Ma perché in realtà non mi restituisci niente, visto che quei soldi che mi ridai me li sottrai da altre parti, perchè è pura e semplice compravendita elettorale, peggio della scarpa sinistra di Achille Lauro, e perchè, in fondo, non sei mai stato credibile.

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11 thoughts on “I dieci Passi

  1. […] Alla fine, il peggio del peggio. […]

  2. giovanna fanesi (@fangiovanna) 20/02/2013 alle 9:43 AM Reply

    Passino anche i giornalisti tv che fanno il gioco di Grillo che rifiuta la tv ed è sempre in tv e passino anche le piazze dello stesso sempre sui giornali e quelle del PD sempre assenti

  3. Maurizio 20/02/2013 alle 10:31 AM Reply

    @Giovanna
    Hai perfettamente ragione. La congiura mediatica proGrillo e antiPD è sotto gli occhi di tutti. Su tutte le prime pagine di oggi, infatti (Corriere, Repubblica e Stampa in testa) c’è la foto di piazza del Duomo gremita.

    http://www.ilpost.it/2013/02/20/le-prime-pagine-di-oggi-635/

    Ma del resto che ci voleva, a riempire piazza del Duomo? Dopotutto erano le 18 di un lunedì, mica le 17 di domenica. Così sono capaci tutti. E mi sa tanto che non era neanche così gremita. Probabilmente c’è di mezzo qualche fotoritocco.

    @ancoracade
    Passi per il riferimento en passant al photoshop, come se Grillo le piazze non le stesse riempiendo sul serio.

    Ma trovare più grave la lettera sul rimborso dell’Imu rispetto allo scandalo Montepaschi, ecco, questo NON PASSA!
    E te lo dice uno che è arrivato qui via Ciwati, odia Berlusconi e se fosse stato in Lombardia avrebbe votato PD.
    Non fate i ridicoli. per favore.

  4. Carlo Contini 20/02/2013 alle 10:45 AM Reply

    E per chiudere il tuo condivisibilissimo sfogo-articolo una bella pubblicita’ della Sky! Ottimo!
    Cristo santo…

    Che vorrai mica privarti del guadagnare qualche spicciolo!
    E d’altronde lo fanno tutti! Chiunque ha un blog ci mette qualche piccola pubblicita’ (alla fine di un listata di moralismi)…Lo fanno tutti, no?

    “E cosi’ finirono con Berlusconi”

    • ancoracade 20/02/2013 alle 10:49 AM Reply

      Carlo, di grazia, QUALE pubblicità Sky? Dove la vedi?
      Scrivo quando ho tempo e voglia, e ovviamente non becco un centesimo da nessuno.

      • Carlo Contini 20/02/2013 alle 11:21 AM

        Miracolo! Non c’e’ piu’!

        Mi saro’ sbagliato….Allora mi limito a condividere…Ci stava proprio male quella pubblicita’ alla fine…(giuro che non me lo so’ inventata)

      • ancoracade 27/02/2013 alle 12:34 PM

        Carlo, mi ripeto. Non è che “non c’è più, miracolo”: è che non c’è mai stato.
        Quanto al resto del tuo primo commento neanche ci perdo troppo tempo, perchè quello che hai scritto ti qualifica da solo.

  5. Maurizio 20/02/2013 alle 11:02 AM Reply

    PS. Contrariamente a quanto ho scritto in precedenza Grillo in piazza Duomo c’è stato ieri, non lunedì. Pardon. È stata una campagna elettorale lunga, estenuante, insopportabile e non vedo l’ora che finisca.

    @Carlo
    Neanch’io, francamente, ho capito la tua uscita.

    • ancoracade 20/02/2013 alle 11:06 AM Reply

      Maurizio, non volevo evitare una risposta. Solo, aspettavo di essere davanti a un pc.

      • Maurizio 27/02/2013 alle 11:55 AM

        Non è necessario che tu mi risponda, anche se mi piacerebbe interloquire con te. Volevo solo far notare che a volte perdete completamente il senso della realtà.
        E poi vi sorprendete quando rischiate di perdere le elezioni.
        Quando uno scandalo tocca il PDL dite – giustamente – che si tratta dell’ennesima vergogna di un partito impresentabile, e vi indignate perché c’è gente che se ne frega e continua a votare Berlusconi.
        Quando uno scandalo – e non parlo di un Marrazzo qualsiasi – investe il PD, sembra solo un trascurabile contrattempo nella gloriosa marcia verso il Sol dell’Avvenire.
        E dal momento che Civati sottoscrive il tuo intervento al punto di segnalarlo, evidentemente il problema non è soltanto tuo.
        La verità è che è l’elettore medio del PD a ragionare in questo modo. Lo stesso elettore medio che prima vota Bersani alle primarie e ora ne chiede a gran voce le dimissioni. Perché la colpa è sempre di qualcun altro.

      • ancoracade 27/02/2013 alle 12:53 PM

        (per risponderti ho dovuto scaricare l’app di WP – ora Carlo dirà che faccio pubblicità – e sono contento di averlo fatto, perché senza non so come e quando avrei potuto farlo)

        Due punti:
        a) è ovvio che non consideri più pesante la lettera a casa col rimborso dell’IMU rispetto al caso MPS. Ma se rileggi il post, parlavo di dieci ‘fattacci” della campagna elettorale. La mia valutazione era quella perchè, magari sbagliando, derubricavo a mo’ di “fatto incidentale” il fattaccio gravissimo di MPS, nel senso che incidentalmente ha fatto parte della campagna elettorale, dal momento che poteva accadere prima, dopo o nel modo più auspicato, mai. Non per questo lo declassavo a sciocchezzuola. Almeno, non era quello il mio scopo, ma se si è capito questo ti ringrazio per l’opportunità di chiarirmi che mi dai e ti chiedo scusa.
        b) deriva per diretta emanazione del punto a), e forse lo copia. Per coscienza personale non ho mai chiuso un occhio sugli errori dei “miei” a fronte degli errori degli “altri”, anzi. Generalmente mi sento tradito molto di più se sbaglia una persona/un partito in cui credo e di cui mi fido, proprio perché in ella/esso ho riposto fiducia e aspettative e ho investito tempo e risorse. Se sbaglia qualcuno di cui ho poca stima chissenefrega: non lo stimavo prima, figuriamoci adesso. Spero si sia colto il senso.

        Piuttosto, sono arrivato a una conclusione: sono (molto) d’accordo con te quando dici, in generale, che un certo elettorato ha colpe. In realtà ci pensavo a caldo, ma per tutt’altre ragioni, e cercherò di fare un po’ di chiarezza nei miei stessi pensieri e buttar giù due righe in merito.

        Ah, e ovviamente grazie per la risposta. E la pazienza 🙂

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